I touchscreen sono utilizzati ovunque in questi giorni, dagli smartphone ai tablet e PC agli schermi digitali interattivi. La maggior parte dei touchscreen sono realizzati con film sottili stratificati di ossido di indio-stagno (un materiale trasparente inorganico ed elettricamente conduttivo).

Ma sia l'ossido di indio-stagno che altri materiali inorganici di questo tipo hanno uno svantaggio che l'uno o l'altro lettore ha probabilmente già sperimentato se uno smartphone o un tablet è caduto: sono fragili e si rompono facilmente. La soluzione a questo problema sarebbe display touch flessibili e più duraturi con le stesse proprietà elettriche o ottiche. Ed è proprio questa soluzione che viene presentata ai lettori dell'attuale numero della rivista "The Optical Society (OSA)" dagli scienziati dei polimeri So-Young Park e A-Ra Cho della Kyungpook National University di Daegu, in Corea del Sud.

Copolimero da materiali organici

I due scienziati hanno sviluppato un processo che produce una sorta di film cosiddetti "ibridi" composti sia da materiali inorganici che organici.

È iniziato con un copolimero composto da due materiali organici (metacrilato di metile (MMA) e metacrilato di propile 3- (trimetossisilil) (MSMA) (poli (MMA-co-MSMA), MMA: MSMA = rapporto molare 78:22)), che sono combinati con un'altra sostanza chimica trialkoxysilane. Questo copolimero viene quindi sintetizzato con due sostanze chimiche inorganiche, l'isopropossido di titanio e l'ortosilicato tetraetilico per formare strati ibridi con indici di rifrazione alti (1,82) e bassi (1,44).



I risultati offrono un'elevata trasparenza ottica

I test dei nuovi film ibridi hanno dimostrato che entrambi (sia gli strati ad alto che a basso indice di rifrazione) sono altamente trasparenti. I materiali H su un substrato di vetro hanno mostrato un'elevata trasparenza ottica del 96%, i materiali L su un substrato di vetro hanno mostrato un'elevata trasparenza ottica di ~ 100%, entrambi relativi al vetro nudo a 550 nm.

I nuovi materiali ibridi sono stati prodotti a basse temperature e senza l'uso di un alto vuoto, il che garantisce che i costi di produzione saranno notevolmente ridotti. Inoltre, il nuovo processo consente anche la creazione di film multistrato (ad es. pellicole per rivestimenti antiriflesso) con nuove possibilità di applicazione per diversi settori.

I risultati dello studio possono essere scaricati come documento PDF all'URL indicato nella nostra fonte.

Christian Kühn

Christian Kühn

Aggiornato a: 13. July 2023
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